CHE SOGNO E' LA VITA MORTALE! - JOHN ELIAS

Che sogno è la vita mortale! E quali ombre sono gli oggetti dei sensi! Tutte le glorie della mortalità appariranno come una nullità nell'ora della morte, quando dovremo essere separati da tutte le creature quaggiù e introdotti nei confini di un mondo immortale. Nessuna grandezza umana farà figura nella valle della morte: ogni distinzione allora svanisce, tranne quella della pietà e della virtù. 

La considerazione della morte, specialmente la nostra, è un argomento molto adatto per la nostra meditazione. È una meraviglia e un peccato che la morte sia così raramente oggetto della nostra meditazione e conversazione. Gli uomini in genere preferiscono conversare su qualsiasi argomento piuttosto che sulla morte! 

Una signora di grande cultura usò la seguente similitudine per mostrare l'irragionevolezza di trascurare la conversazione sulla morte: "Se un certo numero di persone", disse, "intendessero imbarcarsi per un lontano paese sconosciuto, di cui alcuni potrebbero essere chiamati domani, e tutti devono essere chiamati prima o poi, non dovrebbero, ogni volta che si incontrano come amici e compagni di viaggio, chiedersi tra di loro come ciascuno si è preparato per il viaggio, che cosa ognuno aveva sentito del luogo dove andranno, le condizioni di accoglienza e quali interessi e speranze ciascuno aveva in quel paese? E non si esorterebbero a vicenda a compiere ciò che era ancora possibile fare, e tutto ciò che domani potrebbe essere irrimediabilmente troppo tardi?"

Commenti